«Vous savez, c'est la vie qui a raison, l'architecte qui a tort.» Le Corbusier
Marco Vitruvio Pollione (23 aC):
«Architettura è una scienza, che è adornata di molte cognizioni, e colla quale si regolano tutti I lavori, che si fanno in ogni arte. Si compone di Pratica e Teorica. La Pratica è una continua, e consumata riflessione sull’uso, e si eseguisce colle mani dando una forma propria alla materia necessaria di qualunque genere ella sia. La Teorica poi è quella, che può dimostrare, e dar conto delle opere fatte colle regole della proporzione, e col raziocinio.
Quindi è che quelli Architetti, i quali si sono senza la Teorica applicati solo alla Pratica, non hanno potuto giungere ad acquistare nome colle loro opere: come al contrario coloro i quali si sono appoggiati alla Teorica sola ed alla scienza, hanno seguita l’ombra, non già la cosa. Ma quelli, che hanno appreso l’uno e l’altro, come soldati provveduti di tutte le necessario armi, sono giunti più presto, e con riputazione al loro scopo... Pertanto è necessario che l’architetto sia versato non meno nella pratica che nella teoria, che attenda del pari alle speculazioni dello spirito ed ai lavori dell’esecuzione: perocchè lo spirito senza il lavoro ed il lavoro senza lo spirito non potrebbero formare un perfetto artista…
L’architetto deve dunque saper mettere in carta e rendere più stabile la memoria col notare...L’Architettura si compone di Ordinazione, che in greco si dice Taxis: Disposizione, che i greci chiamano Diathesin di Euritmia, Simmetria, Decoro e Distribuzione, che i greci chiamano Oeconomia.»